Alta Fedeltà (High Fidelity)

Ultima recensione dell'anno, un bel film tratto da un bel libro (già recensito).
Il mio amore per lo scrittore Nick Hornby mi ha portato a visionare anche questa pellicola ed ho scoperto che è tutto esattamente come lo avevo immaginato.
Non ti tradisce.
La musica la fa da padrona, come spesso accade nei suoi romanzi e quindi nelle trasposizioni.
Un Jack Black marginale ma sempre degno di nota.

Parere personale quantificabile: 7

The Rocky Horror Picture Show

Una spettacolare metafora della caccia al diverso, ancora tristemente attuale.
Tutto portato all'eccesso, ed è così che ci piace.
Il personaggio di Frank-N-Furter rimarrà nei secoli a venire il manifesto della libertà.
La libertà di toccare i vertici dell'inusuale.
L'unica cosa che fa abbassare il voto è il finale, poco curato e senza la suspance che ci si sarebbe aspettati.
Merita comunque il dvd originale.
E poi, provate a non ballare il time warp, se ci riuscite.

Parere personale quantificabile: 7 e mezzo

Letters To Juliet

E io che pensavo potesse essere un bel film.
Un'accozzaglia di luoghi comuni.
Per gli americani in Italia ascoltiamo solo musica anni 20, non usiamo le macchine, infatti su strada c'è solo quella dei protagonisti, siamo tutti contadini e non abbiamo idea di come vestirci.
Speravo poi che (SPOILER) almeno si evitassero una patetica scena con un balcone, invece, ovviamente, è stato il gran finale.
Poi annoia, dura un'ora e mezza ma percepiti sono 6 mesi.
L'unica cosa che tira su il voto è il paesaggio. Diciamo grazie a Verona e a Siena.
Ma allora mi compro una guida turistica, o meglio ancora, ci vado.
Americani, fatemi un favore, state alla larga da Shakespeare, le patetiche imitazioni non si possono più vedere.

Parere personale quantificabile: 4

Rent

Il mio musical preferito necessita di una recensione, anche se l'unico modo per capirne la bellezza è vederlo.
Non è un normale musical, non ci sono solo canzoni ed in generale quelle presenti non sono messe a caso.
E' un film che racconta la piaga dell'AIDS negli anni '80.
Ma non finisce qui.
E' un turbinio di sensazioni, amicizie, affetti, disperazione, rabbia, scoperta, rivolta, amore.
Misura un anno in amore.
E non potete non vederlo.

Parere personale quantificabile: 9 e mezzo

Dear John

Una storia d'amore che si trasforma in un inno alla patria e a chi la serve.
Era partito tanto bene, certo, pur rimanendo sempre una commediola americana.
Ma si sarebbe meritato un 6 e mezzo.
Così invece mi tocca pensare, come al solito, che gli americani non riescano proprio a resistere al richiamo dei soldi fatti infilando in ogni film le torri gemelle e tutto ciò che ci gravita attorno.
Madonna mia, ma manco Ulisse con le sirene.

Parere personale quantificabile: 5 e mezzo

La Bellezza del Somaro

Tutta contenta vado a vedere un film con i miei miti, Castellitto e Morante, e mi ritrovo una ciofeca senza senso piena di battute sconnesse.
Ho dormito per due minuti, credo di aver detto tutto.
Ma arrivano i titoli di coda a salvarmi dall'incredulità: dal romanzo di Margaret Mazzantini.
Aaahhhhhh.
Adesso mi è chiaro, ora torna tutto.
Datele altro da fare, per piacere, ve lo chiedo per piacere.

Parere personale quantificabile: 5

La Prima Cosa Bella

Quando la città è Livorno, dovrebbe sempre essere protagonista, invece Virzì non le ha dato lo spazio che merita.
Per il resto un film fatto bene con attori competenti ed una colonna sonora d'altri tempi.
Una storia di un amore incontrollabile, che per quanto si cerchi di allontanare non si riuscirà mai a fare uscire dalla vene.
L'amore unico tra una madre e un figlio.

Parere personale quantificabile: 7

Una Canzone Per Te

Bruciatelo.
Seriamente, non puoi prendere le tre idee più orrende di tutte la storia del film e poi shakerare.
Il viaggio nel tempo, il cliffhanger e la presa di coscienza dell'ultimo minuto.
Non puoi.
Il film non si salva, però diciamo che non si sfracella verso lo ZERO per due cose: Willwoosh (unico motivo per cui ho deciso di SCARICARE questo film) e la tipa.
Lei ti fa venire voglia di uscire a comprare un giradischi e poi di farti un piercing.
Ovviamente non basta per evitare il conato.

Parere personale quantificabile: 3

The Social Network

Se non fossi affetta da dipendenza preoccupante da facebook, probabilmente il film mi avrebbe annoiata.
Invece c'è stata una vera e propria sindrome di Stoccolma che mi ha portato ad essere curiosa circa la nascita, lo sviluppo ed i problemi del social network che mi impedisce di avere una vita sociale.
La non facile parte del protagonista interpretata molto bene.
Detto questo, più un documentario che un film.

Parere personale quantificabile: 6 e mezzo

The Elephant Man

In alcuni momenti devi davvero trattenere le lacrime, mentre ce ne sono altri che ti infuocano di rabbia, di pena e di compassione. Nel significato etimologico del termine, patire con.
Senti l'ingiustizia sulla tua pelle, senti il tuo viso cambiare.
Davanti ad alcune scene ti ritrovi a bocca aperta con uno sguardo semichiuso, perché non riesci a vedere l'orrore dei "normali".
E finisci per assomigliare al protagonista sotto tutti gli aspetti.
Ci sono alcuni attimi di una dolcezza e di un'umanità quasi pericolose.
Non puoi fare a meno di riflettere e, fosse anche per un solo minuto, di sentirti tremendamente fortunato e sciocco.

Parere personale quantificabile: 7

Leningrad Cowboys go America

Nel complesso, una pagliacciata senza senso.
Ma questo film non va certo visto per la trama, quanto invece per i particolari.
Va apprezzato per i dettagli che riesce a mettere in luce, per i lampi di follia, ma soprattutto per la musica immensa che segue i luoghi e la convenienza.
Finito il film, loro vuoi vederli in concerto.

Parere personale quantificabile: 6

La Grande Abbuffata (La Grande Bouffe)

Un film che sa saziare tutto tranne la mente.
Perché arrivato ad un certo punto, vuoi davvero vedere come potrà continuare tutto questo delirio.
Sei costretto a provare appetito, gola, nausea, sazietà, desiderio, disperazione.
Più la storia si sviluppa e prende forma, più ti affidi all'assenza totale di normalità.
E sapere dove andrà a parare non lo rende meno improbabile.
Un altro capolavoro come non ne san più fare.

Parere personale quantificabile: 7

Bianca

Dopo Ecce Bombo, temo tutto il resto possa essere solo noia.
Anche se Moretti sa inserire sapientemente non sense e genio, qui e là.
Colgo degli sprazzi, dei barlumi di senso, di capolavoro, ma non riesco a vedere il filo conduttore di tutta questa meraviglia.
Probabilmente servono altri film suoi per comprenderne totalmente il taglio.
Per ora una storia normale con personaggi fuori dal comune e un colpo di scena che nessuno stava aspettando.

Parere personale quantificabile: 6 e mezzo

Ecce Bombo

Geniale.
Semplicemente geniale.
Sconnesso, improbabile, matto vero.
Non è neanche definibile come storia, come non si può dire che abbia una trama.
Sono più che altro azioni, completamente ricoperte di genio puro.
Assolutamente da vedere, ma senza farsi domande. Bisogna goderselo in religioso silenzio.
Se riuscirete a smettere di pensare, allora vi regalerà grandissime risate.

La scena che vale il film:

Parere personale quantificabile: 8

La Morte Corre sul Fiume (The Night of the Hunter)

La trama riesce a svilupparsi nei primi 20 minuti, il ché è un bene.
Alcuni passaggi poi incutono veramente timore.
Per essere un film del 1955 è davvero intriso d'ansia, ma solo per la prima parte del film.
Poi diventa la caricatura di se stesso con lieto fine annesso, che stride anche parecchio.
Insomma, se si ha voglia di vedere un film in bianco e nero, si possono scegliere pellicole migliori, io credo.
Ciononostante, un esperimento.

Parere personale quantificabile: 6

La Rabbia giovane (Badlands)

Geniale nell'insieme.
La totale alienazione, mischiata alla follia ed all'indifferenza.
Un film diverso dal solito, questo si.
Raggiunge la sufficienza, ma è troppo strano per poter andare oltre.
A parte un mezzo punto, tutto merito delle lentiggini di lei.

Parere personale quantificabile: 6 e mezzo

Prendi i Soldi e Scappa (Take the Money and Run)

Recensione a caldo, come sempre dovrebbe essere.
Woody Allen lascia sempre una scia di emozione dietro, che poi sia ammirazione o completo annullamento, questo è un altro discorso.
Allen regala esperienze, di qualunque tipo. Non fosse altro che per questo, credo vada apprezzato oltre le pellicole.
Questo film oltre ad essere breve (80 minuti), particolarità che già gli fa guadagnare parecchi punti ai miei occhi, è anche decorato con scene esilaranti.
Una buona base come torta, arricchita da granelli di puro genio.
Uno di quei film che ti condanna a pronunciare più volte la frase"e ti ricordi quando...?".
Un peccato non regalarsi alcune risate.

Parere personale quantificabile: 7 e mezzo