Alta Fedeltà (High Fidelity)

Ultima recensione dell'anno, un bel film tratto da un bel libro (già recensito).
Il mio amore per lo scrittore Nick Hornby mi ha portato a visionare anche questa pellicola ed ho scoperto che è tutto esattamente come lo avevo immaginato.
Non ti tradisce.
La musica la fa da padrona, come spesso accade nei suoi romanzi e quindi nelle trasposizioni.
Un Jack Black marginale ma sempre degno di nota.

Parere personale quantificabile: 7

The Rocky Horror Picture Show

Una spettacolare metafora della caccia al diverso, ancora tristemente attuale.
Tutto portato all'eccesso, ed è così che ci piace.
Il personaggio di Frank-N-Furter rimarrà nei secoli a venire il manifesto della libertà.
La libertà di toccare i vertici dell'inusuale.
L'unica cosa che fa abbassare il voto è il finale, poco curato e senza la suspance che ci si sarebbe aspettati.
Merita comunque il dvd originale.
E poi, provate a non ballare il time warp, se ci riuscite.

Parere personale quantificabile: 7 e mezzo

Letters To Juliet

E io che pensavo potesse essere un bel film.
Un'accozzaglia di luoghi comuni.
Per gli americani in Italia ascoltiamo solo musica anni 20, non usiamo le macchine, infatti su strada c'è solo quella dei protagonisti, siamo tutti contadini e non abbiamo idea di come vestirci.
Speravo poi che (SPOILER) almeno si evitassero una patetica scena con un balcone, invece, ovviamente, è stato il gran finale.
Poi annoia, dura un'ora e mezza ma percepiti sono 6 mesi.
L'unica cosa che tira su il voto è il paesaggio. Diciamo grazie a Verona e a Siena.
Ma allora mi compro una guida turistica, o meglio ancora, ci vado.
Americani, fatemi un favore, state alla larga da Shakespeare, le patetiche imitazioni non si possono più vedere.

Parere personale quantificabile: 4

Rent

Il mio musical preferito necessita di una recensione, anche se l'unico modo per capirne la bellezza è vederlo.
Non è un normale musical, non ci sono solo canzoni ed in generale quelle presenti non sono messe a caso.
E' un film che racconta la piaga dell'AIDS negli anni '80.
Ma non finisce qui.
E' un turbinio di sensazioni, amicizie, affetti, disperazione, rabbia, scoperta, rivolta, amore.
Misura un anno in amore.
E non potete non vederlo.

Parere personale quantificabile: 9 e mezzo

Dear John

Una storia d'amore che si trasforma in un inno alla patria e a chi la serve.
Era partito tanto bene, certo, pur rimanendo sempre una commediola americana.
Ma si sarebbe meritato un 6 e mezzo.
Così invece mi tocca pensare, come al solito, che gli americani non riescano proprio a resistere al richiamo dei soldi fatti infilando in ogni film le torri gemelle e tutto ciò che ci gravita attorno.
Madonna mia, ma manco Ulisse con le sirene.

Parere personale quantificabile: 5 e mezzo

La Bellezza del Somaro

Tutta contenta vado a vedere un film con i miei miti, Castellitto e Morante, e mi ritrovo una ciofeca senza senso piena di battute sconnesse.
Ho dormito per due minuti, credo di aver detto tutto.
Ma arrivano i titoli di coda a salvarmi dall'incredulità: dal romanzo di Margaret Mazzantini.
Aaahhhhhh.
Adesso mi è chiaro, ora torna tutto.
Datele altro da fare, per piacere, ve lo chiedo per piacere.

Parere personale quantificabile: 5

La Prima Cosa Bella

Quando la città è Livorno, dovrebbe sempre essere protagonista, invece Virzì non le ha dato lo spazio che merita.
Per il resto un film fatto bene con attori competenti ed una colonna sonora d'altri tempi.
Una storia di un amore incontrollabile, che per quanto si cerchi di allontanare non si riuscirà mai a fare uscire dalla vene.
L'amore unico tra una madre e un figlio.

Parere personale quantificabile: 7

Una Canzone Per Te

Bruciatelo.
Seriamente, non puoi prendere le tre idee più orrende di tutte la storia del film e poi shakerare.
Il viaggio nel tempo, il cliffhanger e la presa di coscienza dell'ultimo minuto.
Non puoi.
Il film non si salva, però diciamo che non si sfracella verso lo ZERO per due cose: Willwoosh (unico motivo per cui ho deciso di SCARICARE questo film) e la tipa.
Lei ti fa venire voglia di uscire a comprare un giradischi e poi di farti un piercing.
Ovviamente non basta per evitare il conato.

Parere personale quantificabile: 3

The Social Network

Se non fossi affetta da dipendenza preoccupante da facebook, probabilmente il film mi avrebbe annoiata.
Invece c'è stata una vera e propria sindrome di Stoccolma che mi ha portato ad essere curiosa circa la nascita, lo sviluppo ed i problemi del social network che mi impedisce di avere una vita sociale.
La non facile parte del protagonista interpretata molto bene.
Detto questo, più un documentario che un film.

Parere personale quantificabile: 6 e mezzo

The Elephant Man

In alcuni momenti devi davvero trattenere le lacrime, mentre ce ne sono altri che ti infuocano di rabbia, di pena e di compassione. Nel significato etimologico del termine, patire con.
Senti l'ingiustizia sulla tua pelle, senti il tuo viso cambiare.
Davanti ad alcune scene ti ritrovi a bocca aperta con uno sguardo semichiuso, perché non riesci a vedere l'orrore dei "normali".
E finisci per assomigliare al protagonista sotto tutti gli aspetti.
Ci sono alcuni attimi di una dolcezza e di un'umanità quasi pericolose.
Non puoi fare a meno di riflettere e, fosse anche per un solo minuto, di sentirti tremendamente fortunato e sciocco.

Parere personale quantificabile: 7

Leningrad Cowboys go America

Nel complesso, una pagliacciata senza senso.
Ma questo film non va certo visto per la trama, quanto invece per i particolari.
Va apprezzato per i dettagli che riesce a mettere in luce, per i lampi di follia, ma soprattutto per la musica immensa che segue i luoghi e la convenienza.
Finito il film, loro vuoi vederli in concerto.

Parere personale quantificabile: 6

La Grande Abbuffata (La Grande Bouffe)

Un film che sa saziare tutto tranne la mente.
Perché arrivato ad un certo punto, vuoi davvero vedere come potrà continuare tutto questo delirio.
Sei costretto a provare appetito, gola, nausea, sazietà, desiderio, disperazione.
Più la storia si sviluppa e prende forma, più ti affidi all'assenza totale di normalità.
E sapere dove andrà a parare non lo rende meno improbabile.
Un altro capolavoro come non ne san più fare.

Parere personale quantificabile: 7

Bianca

Dopo Ecce Bombo, temo tutto il resto possa essere solo noia.
Anche se Moretti sa inserire sapientemente non sense e genio, qui e là.
Colgo degli sprazzi, dei barlumi di senso, di capolavoro, ma non riesco a vedere il filo conduttore di tutta questa meraviglia.
Probabilmente servono altri film suoi per comprenderne totalmente il taglio.
Per ora una storia normale con personaggi fuori dal comune e un colpo di scena che nessuno stava aspettando.

Parere personale quantificabile: 6 e mezzo

Ecce Bombo

Geniale.
Semplicemente geniale.
Sconnesso, improbabile, matto vero.
Non è neanche definibile come storia, come non si può dire che abbia una trama.
Sono più che altro azioni, completamente ricoperte di genio puro.
Assolutamente da vedere, ma senza farsi domande. Bisogna goderselo in religioso silenzio.
Se riuscirete a smettere di pensare, allora vi regalerà grandissime risate.

La scena che vale il film:

Parere personale quantificabile: 8

La Morte Corre sul Fiume (The Night of the Hunter)

La trama riesce a svilupparsi nei primi 20 minuti, il ché è un bene.
Alcuni passaggi poi incutono veramente timore.
Per essere un film del 1955 è davvero intriso d'ansia, ma solo per la prima parte del film.
Poi diventa la caricatura di se stesso con lieto fine annesso, che stride anche parecchio.
Insomma, se si ha voglia di vedere un film in bianco e nero, si possono scegliere pellicole migliori, io credo.
Ciononostante, un esperimento.

Parere personale quantificabile: 6

La Rabbia giovane (Badlands)

Geniale nell'insieme.
La totale alienazione, mischiata alla follia ed all'indifferenza.
Un film diverso dal solito, questo si.
Raggiunge la sufficienza, ma è troppo strano per poter andare oltre.
A parte un mezzo punto, tutto merito delle lentiggini di lei.

Parere personale quantificabile: 6 e mezzo

Prendi i Soldi e Scappa (Take the Money and Run)

Recensione a caldo, come sempre dovrebbe essere.
Woody Allen lascia sempre una scia di emozione dietro, che poi sia ammirazione o completo annullamento, questo è un altro discorso.
Allen regala esperienze, di qualunque tipo. Non fosse altro che per questo, credo vada apprezzato oltre le pellicole.
Questo film oltre ad essere breve (80 minuti), particolarità che già gli fa guadagnare parecchi punti ai miei occhi, è anche decorato con scene esilaranti.
Una buona base come torta, arricchita da granelli di puro genio.
Uno di quei film che ti condanna a pronunciare più volte la frase"e ti ricordi quando...?".
Un peccato non regalarsi alcune risate.

Parere personale quantificabile: 7 e mezzo

Il Favoloso Mondo di Amélie (Le fabuleux destin d'Amélie Poulain)

Mah. Mah. Mah.
Credo sia tutta colpa delle aspettative create attorno al film.
Erano anni che dovevo vederlo ed ho sempre aspettato, ora si è presentata l'occasione giusta...per capire che non mi ero persa niente.
So che è un film che molti amano, ma non ne vedo davvero la ragione.
Ho dovuto guardarlo scaglionato in 3 giorni per riuscire a sopportarlo.
Direi una banale storia francese che pretende di essere di nicchia ed originale, un po' indie ecco.
Splendida invece la colonna sonora che già conoscevo, per il resto, nulla di eclatante.
Nessuno grida al miracolo insomma.

Parere personale quantificabile: 6

Step Up 3D

Ne ho visti di film brutti, ma di così senza senso davvero faccio fatica a ricordarne...
La trama cambia 3 volte nel corso del film, che non dura nemmeno due ore.
I "grandi discorsi" nei momenti che dovrebbero essere epici sono delle vaccate da b-movie orientale, per non parlare della battaglia finale.
Led attaccati al corpo e laser che partono dalla schiena.
Io ero lì, con gli occhiali 3D che pesavano sul mio naso che già deve sopportarne un paio, che stavo aspettando solo la musica di Star Wars sotto.
In fondo, c0on tutte quelle luci colorate, almeno un paio di spade laser potevano infilarcele...
Ma soprattutto, il difetto maggiore: non fa venire voglia di ballare.
Come buttare via i soldi.

Parere personale quantificabile: 4

Kill Bill Vol 1 & 2

Deliziosamente splatter.
Combattimenti tanto energici da doverti spostare sul divano assieme a Uma Thurman per schivare i colpi. Un mix di milioni di generi. Dal bianco e nero, all'anime, ai b-movies orientali, al western di Sergio Leone.
Idee diverse passate al mulinex al fine di creare questo capolavoro di Tarantino (che come sempre non si fa mancare la ripresa dal bagagliaio).
Alcune scene ti obbligano a tenere la bocca aperta, altre sono così cruente da risultare divertenti.
In generale ho preferito il primo al secondo, ma forse anche per l'effetto sorpresa.
Ottimi entrambi, comunque.

Parere personale quantificabile: 8

A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar (To Wong Foo, Thanks for Everything! Julie Newmar)

Per correttezza devo dire che io adoro questo film, dunque sono di parte.
Che poi, son sempre di parte, solo che di solito sono dall'altra.
A Wong Foo è un film che non è capace di annoiare, lo si può vedere 100 volte e ridere tutte e 100.
Una pellicola divertente, frizzante, piccante, istruttiva.
Un viaggio, che racconta le trasformazioni interiori di 3 drag queen.
Il miglior film sulle differenze sessuali mai girato.
E diciamolo, Priscilla, la presunta regina del deserto ad A Wong Foo gli fa le pippe.
Da vedere, più e più volte. Da impararne dei passaggi a memoria.

La scena che vale il film:
(Lo si trova tutto su youtube, perciò non avete scuse)

Parere personale quantificabile: 8 e mezzo

Genitori & Figli - Agitare Bene Prima dell'Uso

Sono quei film che speri sempre che siano meglio di come sai che saranno.
Troppo difficile? Semplifico.
La speranza è l'ultima a morire.
Ho voglia di vedere una commedia italiana che faccia davvero ridere, ma a quanto pare devo accontentarmi di rivedere all'infinito "Ovosodo" e "Santa Maradona", perchè film recenti degni di una risata continua non ce ne sono.
Eppure ogni volta che entro in contatto con una di queste pellicole le do subito credito e spero che sia la volta buona, anche se nel profondo so come andrà a finire, quale sarà il verdetto.
Ed il verdetto è quasi sempre una pallida sufficienza.

Parere personale quantificabile: 6

Mine Vaganti

Me lo avevano descritto come il nuovo film gay della storia, da far impallidire A Wong Foo.
Aspettative dunque troppo alte, crollate miseramente un paio di sere fa quando ho deciso di vederlo.
Nel complesso nulla di ché.
Solo qualche frase che riesce ad alzare la qualità, quella che è rimasta impressa a me è questa:
"Non bisogna avere paura di lasciare perchè le cose che contano veramente non ci lasciano mai. Anche quando non vogliamo".
Vedetelo, per carità. Ma non fatevi troppe fantasie.

Parere personale quantificabile: 6 e mezzo

Sherlock Holmes

Cupo. Invecchiato. Nuvoloso. Londinese fino al midollo.
Applausi per le scene in stile flash forward, molto più che apprezzabili.
Un Watson rivisitato. Finalmentr Jude Law ha un senso in un suo film, brindiamo alla cosa.
Robert Downey Jr perfetto per la parte rende il tutto più frizzante.
Un buon film, attendiamo il seguito che vedremo direttamente al cinema con immenso piacere.

Parere personale quantificabile: 7 e mezzo

Giorni e Nuvole

Un film di cui ignoravo l'esistenza ed è un vero peccato. Una storia verosimile dei giorni nostri, non eccezionale ma decisamente guardabile. Parola chiave: crisi. Economica, sentimentale. Crisi.
La cosa straordinaria è la bravura di Antonio Albanese e Margherita Buy che riescono a rendere credibile qualunque personaggio.
Resti incantato a guardarli e ti rendi conto che meritano i soldi che prendono.
Che in Italia non è un pensiero che si riesce a fare di frequente.
Ecco, così ho fatto anche della politica.

Parere personale quantificabile: 7

Ingannevole è il Cuore Più di Ogni Cosa (The Heart is Deceitful Above All Things))

Crudo, troppo e non ce n’era bisogno. Con un inizio abbozzato e senza fine. Pessimo. Pessimo tutto. Montaggio, fotografia, scelte registiche. Tutto. Il senso? Mah. Solo un’ora e mezza di agonia. E dopo averti fatto vedere tutta quella violenza potrebbero almeno avere la decenza di spiegarti cosa vorrebbe dire. Invece no, ti lasciano così. Zero cura del cliente, solo macello, solo rumore. Ma d’altra parte, la protagonista è Asia Argento.

Parere personale quantificabile: 3

Pomodori Verdi Fritti alla Fermata del Treno (Fried Green Tomatoes)

Una storia d’amore silenziosa, mai citata, mai osservata, mai sporcata. L’amore tra due donne raccontato nel più delicato dei modi, senza dimenticare però la passione straziante dei sentimenti. La storia di una città che non sarà mai grande quanto quei due cuori. La storia di persone straordinarie. Se uno potesse scegliere un luogo, persone di cui circondarsi, sceglierebbe loro. Avrei voluto essere in quel café.

Parere personale quantificabile: 7 e mezzo

L’Uomo che Fissa le Capre (The Men Who Stare at Goats)

Un filmettino stupido tipico di Clooney, ma molte volte si ha bisogno proprio di quello. A parer mio non lascia molto, a parte qualche sincera risata. Se non altro una trama diversa, decisamente non banale. Basta, come in moltissimi casi, non volerne cercare per forza il senso ed allora si riesce a goderselo.

Parere personale quantificabile: 6 e mezzo

Stephenie Meyer – La Breve Seconda Vita di Bree Tanner

Ne sentivamo la mancanza? No. Ecco. No.

Poi si lascia leggere, ma insomma… Non aggiunge nulla alla storia, però in compenso toglie 16 euro. E non li vale. Sono 200 pagine scritte in Times New Roman OTTANTACINQUE, perciò alla fine il racconto è davvero breve. Una storiella leggera che va via in un paio di giorni, non scritta male (che, badate, non vuol dire scritta bene). Un buon affare per lei, un po’ meno per noi, decisamente pessimo per la protagonista. Arriva alla sufficienza e lì si ferma.

Parere personale quantificabile: 6

Il Nome della Rosa (Der Name der Rose)

L’ho guardato perché è un classico e non poterne parlare ti tiene fuori da molte conversazioni, tuo malgrado. Ma non mi è piaciuto. Probabilmente, come ho già supposto qualche recensione fa’, sono io che non ne capisco. Probabile, d’altra parte non ho mai fatto credere a nessuno il contrario. Però… D’accordo l’atmosfera cupa, ma non possono farmi male gli occhi perennemente. In più, alcune scene sembrano montate senza un particolare occhio di riguardo, ma giusto perché andava fatto. La suspance cresce fino alla fine quando, in un attimo, si risolve tutto e tu rimani lì a chiederti se l’hai davvero capito. Le cose sono due: o il film è enormemente sopravvalutato, oppure tu sei deficiente (nel senso che manchi di intelletto sufficiente per capirne la fine). Prediligo la seconda ipotesi, per non fare arrabbiare nessuno. Ma in fondo questo blog deve dare il mio parere e per me il film è stato pesante, noioso, lungo e sconclusionato.

Parere personale quantificabile: 5

The Twilight Saga: Eclipse

A mio parere il migliore dei tre. C’è molta più azione, accadono molte più cose, la storia d’amore per un attimo passa (finalmente) in secondo piano. (E dico finalmente perché io faccio parte del Team Jacob con tutta me stessa e non mi vergogno ad ammetterlo). Un film che vorresti vedere subito una seconda volta per gustare i dettagli che ti eri persa alla prima. Un buon lavoro che da anche ai maschietti la possibilità di apprezzare la saga, possibilità che con i due precedenti sembrava, se non impossibile, comunque molto improbabile. Lieta di questo nuovo taglio più frizzante.

Parere personale quantificabile: 7

Lella Costa - Amleto, Alice e La Traviata

Lo stile di Lella continua a piacermi molto e i suoi monologhi riescono sempre a divertirmi ed emozionarmi. Sicuramente dei tre ho preferito “La Traviata”, seguita da “Amleto” e per ultima “Alice”. Lella Costa ti istruisce attraverso la risata, forse il modo migliore per imparare. Ma ti commuove allo stesso tempo, ti introduce nella storia e ti tiene lì, ti tiene d’occhio, controlla la tua attenzione, la cattura. Mentre leggi le pagine non puoi fare a meno di immaginartela a teatro. Io, personalmente, riesco anche a sentire distintamente la sua voce nella mia mente mentre assaporo ogni frase. In un qual modo, Lella legge per me.

Parere personale quantificabile: 8

Nick Hornby - Shakespeare Scriveva per Soldi

Avevo già letto “Alta Fedeltà” di Hornby, mi era piaciuto e così ho deciso di fare una seconda esperienza con lui. Ma questo, purtroppo, non è un racconto. E’ una raccolta di rubriche che lui ha scritto, dove ogni mese parlava dei libri che aveva letto. Le hanno messe assieme e gli hanno dato un titolo.

Certo, una lettura scorrevole, forse un po’ troppe informazioni e mai quelle giuste. Intendo dire che parla di talmente tanti libri che molte cose finisce per darle scontate, quando invece per il lettore non lo sono affatto. Se avessi conosciuto prima il taglio del libro forse il mio voto sarebbe stato più alto, ma devo invece tener conto del fatto che mi aspettavo ben altro e che la quarta di copertina trae molto in inganno.

Parere personale quantificabile: 6

L'Attimo Fuggente (Dead Poets Society)

Film del 1989, anno a me caro. Così, a sottolineare l'estrema connessione che sento con questa pellicola.
La prova che non sono necessari troppi colpi di scena e effetti speciali strabilianti per... Per diventare il mio film preferito.
Un film che tocca il delicato e quasi sacro rapporto tra un alunno ed un insegnante degno di stima, che ispira, che motiva, che spiega, che aiuta a vivere. Immerso nella poesia, nel teatro.
Un film che sottolinea l'importanza dell'amicizia e il valore della lealtà verso chi abbiamo scelto di chiamare fratello.
Ogni attimo è importante, è carico di pensiero, di ragionamento.
Una fine realistica, non un lieto fine. Ed un'ultima scena da lacrime di commozione.
Questo film non può "piacere o non piacere", o non lo si capisce oppure ce lo si tatua sulla pelle.

"Andai nei boschi

perché volevo vivere

con saggezza e profondità

e succhiare tutto il midollo della vita!

Sbaragliare tutto ciò che non era vita

e non scoprire,

in punto di morte,

che non ero vissuto."

Henry David Thoreau


Parere personale quantificabile: 10

Shakespeare In Love

Se ci fosse un podio, il secondo posto sarebbe suo.
Will Shakespeare finalmente descritto come un uomo della strada, anche se non certo comune.
Una storia d'amore straziante che ti costringe ad imparare le battute a memoria, a volerlo rivedere ancora e ancora, nella speranza che qualcosa di diverso accada questa volta ed il finale cambi, anche se nel profondo lo sai che non ci sarebbe potuto essere finale più completo.
Le musiche che accompagnano il film sono così azzeccate da incutere quasi timore. I costumi splendidi, le ambientazioni precise, l'atmosfera tastabile.
Ed ogni scena è circondata da poesia, la SUA poesia.
Un film che non mi stancherò mai di rivedere.

Parere personale quantificabile: 9 e mezzo

Shutter Island

Doveroso recensirlo con in sottofondo la canzone dei titoli di coda.
Forse doveroso anche leggerne la recensione con queste note.

Per i più esperti nel settore questo film non sarà un colpo di scena, così come non lo sarà per gli psicologi. Appartenendo ad entrambe le categorie l'ho guardato da un punto di vista diverso da quello della maggioranza, ma è riuscito a stupirmi comunque.
Scorsese è sempre una garanzia e Di Caprio si riconferma un grande professionista.
Un film scuro, freddo, imbevuto, fradicio di paure, di compassione, di domande, di paranoie.
Un film che rispecchia ogni essere umano, un film che racconta assieme la storia e la persona.
Una scena finale che spiega tutti i misteri, ed una domanda del protagonista che lascia il dubbio che stia accadendo davvero la cosa più temuta e commovente che ci si potrebbe aspettare da questa fine.
Nessun amaro in bocca, solo un sospiro, che non ha nulla a vedere con il sollievo.

Parere personale quantificabile: 8

Sex And The City 2

Una delusione su tutta la linea.
144 minuti senza una trama e quando finalmente accade qualcosa, si palesa finalmente la miccia che dovrebbe accendere fuochi, ecco che in 2 minuti versano una secchiata d'acqua gelida sulla storia e su tutto il pubblico che aspettava di conoscere i risvolti.
Chi conosce bene il carattere dei personaggi sa che certe scelte la "nostra" Carrie e il "nostro" Big non le avrebbero mai fatte.
Big è passato da aitante uomo superiore a pantofolaio senza spina dorsale, che perdona comportamenti per i quali anche a Charlotte sarebbero scappate un tot di parolacce (e se conoscete il personaggio, potete capire la gravità della cosa).
Toccano l'immenso tema delle differenze culturali senza il minimo rispetto, solo con una Miranda nei panni del Grillo Parlante, che non basta però per non risultare una presa in giro.
La volgarità di certe battute scontate e da cinepanettone italiano supera di gran lunga qualunque frase sconcia detta da Samantha nella serie TV.
Unica nota positiva: il continuo ed ininterrotto cambio di vestiti, ma allora, se questo deve essere l'unico pregio..facessero una sfilata.

Parere personale quantificabile: 5

Jay McInerney - Le Mille Luci di New York

Come distruggere LA città.
Non viene descritta praticamente mai, quando invece dovrebbe come minimo essere una dei protagonisti, in ogni storia ambientata lì. Poi dico io, l'hai messa nel titolo!!
Non succede nulla. Il protagonista perde il lavoro, ma questo lo sapevamo già dalla quarta di copertina.
Per il resto è tutto un piangersi addosso e farsi di cocaina. Alla fine abbiamo una punta di sentimentalismo grazie a/per colpa di uno struggente racconto famigliare, il quale crea però solamente disarmonia.
Unica nota originale: è scritto tutto in seconda persona.
Si, ok. Ma non basta.

Parere personale quantificabile: 5

Io Loro e Lara

Questo film mi ha stupita. Credevo fosse la solita commedia italiana, anche se Verdone è sempre una garanzia.
Semplice come storia, ma il personaggio di Carlo è ben studiato e riesce a passarti tutti i sentimenti che ti servono per comprendere le scene, specialmente la scena finale, che mi ha commossa.
Ogni tanto nei film si trova questa voglia di andarsene, questo bisogno di pace. Semplicemente da un'altra parte, oppure proprio lontano da tutti.
Sono film che ci sussurrano ciò che bramiamo ma non abbiamo il coraggio di dire ad alta voce, a volte nemmeno di pensare.
E' così sbagliato volersi conoscere meglio..lontano da qui?
E' così sbagliato sentire che il posto adatto a noi è lontano dagli affetti che ci trattengono?
Questo film tenta non tanto di rispondere alla domanda, quanto di comprenderla.

Parere personale quantificabile: 7 e mezzo.

Appuntamento con l'Amore (Valentine's Day)

Tipicissima americanata che si basa sul raccontare tot storie assieme il giorno di San Valentino. Alcune si intrecciano, altre no.
Hanno preso una quindicina di attori famosi e li hanno buttati dentro prendendo la rincorsa.
Lo guardi perchè c'è dentro quello che tecnicamente viene definito "il mondo".
Con il risultato che dei tanti attori non ce n'è uno che spicchi.
Nel complesso un filmettino carino, alcuni "happy ending" sono prevedibili, altri meno.
Classica commedia da "ho un paio di ore libere".

Parere personale quantificabile: 6 e mezzo.

Daybreakers

Una storia fatta bene per un film che non è il mio genere.
Interessante l'idea di fondo anche se non totalmente originale.
Complessivamente un buon film, anche se mi riesce difficile trovarvi il senso.
Quei film che se li vedi o non li vedi è uguale.
Se vi serve far passare il tempo, meglio se con qualche scena splatter, è il film che fa per voi.
Se siete amanti dei vampiri e delle loro caratteristiche, qui le trovate tutte.
Se siete alla ricerca di un film verosimile, lasciate perdere. Ma questo è anche scontato dirlo.

Parere personale quantificabile: 6

Il Cacciatore di Ex (The Bounty Hunter)

Mah, filmetto piuttosto anonimo.
Jennifer Aniston sempre uguale a se stessa in questi ruoli da bellezza originale un po' fuori dalle righe.. La verità è che per quanto ci provi a fare la scapestrata, sembra sempre la ragazza della porta accanto. L'unica cosa che ti viene da dirle se la incontri è "Hai mica un uovo da prestarmi? Sai, le ho finite..".
Gerard Butler dopo averlo visto in Gamer qui sembra in punizione.
Non una scena originale, mani legate, deve rimanere nel suo personaggio insapore per tutta la durata della pellicola, anche se scommetto che gli autori volevano farlo sembrare un ruolo "figo". Beh non è così.
Poi per carità, lo si vede senza addormentarsi (o quasi).
Ma non al cinema. Decisamente non al cinema.

Parere personale quantificabile: 5

American History X

Derek, un nazi skinhead agguerrito, finisce in galera per aver ammazzato due neri; qui si rende conto, grazie anche al suo nuovo amico (ovviamente di colore) che gli ideali razzisti sono semplicemente insulsi ed esce di prigione cambiato. Peccato che tornato a casa si renda conto che il fratello più piccolo, Danny, abbia seguito le sue orme e sia ora totalmente immerso in questo mondo colmo di svastiche.
Questa la trama.
Che può sembrare spoiler ma non lo è, perchè queste informazioni vengono date praticamente all'inizio. Infatti il bello di questo film non è la trama, non è questa che ci interessa scoprire. I riflettori non sono puntati qui, ecco perchè si svela tutto da subito. Per darci la possibilità di concentrarci su altro. Sulla psicologia dei due protagonisti, che è davvero molto intensa.
Forse il rapporto tra Derek e l'amico in carcere poteva essere sviluppato meglio, perchè si rivela più importante di quanto venga fatto percepire.
Ma insomma, non stiamo a guardare il capello..

Parere personale quantificabile: 7 e mezzo

Gamer

Se andate a vederlo in seconda serata e con un sonno arretrato invidiabile non sperate di potervi addormentare. Le vostre orecchie non avranno un attimo di pace.
Detto questo, film decisamente d'azione e sufficientemente violento con un'interessantissima trama ed un Gerard Butler che certi panni li veste ormai più che bene.
Unica pecca: finale fatto in fretta e furia. Tutto si risolve troppo velocemente, c'è davvero un abuso di nonchalance. A parte questo un buon film.
Colonna sonora perfetta per le scene, a partire dal leitmotiv:

Parere personale quantificabile: 7 e mezzo.

Happy Family

Ho dovuto riordinare un po' i pensieri ma finalmente anche questa recensione è arrivata.
Che dire, il motivo principale per cui sono andata a vederlo è il cameo di Matteo Bifulco nei panni di Abatantuono da giovane. Ma questa scena è solo una delle tantissime piacevoli scene del film.
Un film italiano fresco, interessante, gaio.
Che si vede volentieri e se non si sta attenti si rischia di rivedere. Un film che probabilmente non stanca nemmeno verso la quinta volta. Piacevole commedia consigliata.

La scena che vale il film (NO SPOILER):

Parere personale quantificabile: 7